Dove nasce la città
Il MATA sorge in una area che prima era occupata da pochi edifici, soprattutto cappelle funerarie, che almeno mille anni prima ospitavano l’abbazia benedettina di Sant’Eustachio.
Al centro di questa abbazia c’era una chiesa completata nel 1084, di cui non sopravvive nulla tranne il soccorpo (cripta), cioè la parte al di sotto dell’altare maggiore. Si tratta della più antica chiesa rupestre nel perimetro urbano, oggi accessibile proprio dal Museo Diocesano. All’interno del soccorpo si possono ancora apprezzare sulle pareti delle iscrizioni che rimandano al mondo benedettino e delle tracce di affreschi che testimoniano l’utilizzo che questa struttura ebbe.
Siamo nel cuore della città medievale; Matera si struttura come città, in senso di centro abitato organizzato nelle sue varie istituzioni, proprio in questo periodo: questa è l’area dove la città è stata fondata.
Nel ‘400 i canonici presero la memoria dell’abbazia di S. Eustachio e intorno a questo santo crearono l’identità della città dal punto di vista culturale. La festa in onore di S. Eustachio è più colta, legata al mondo dei sacerdoti e dei nobili, mentre la Madonna della Bruna rimane la figura a cui il popolo è legato.
La particolarità di questo santo è che mette insieme Oriente e Occidente, confermato dal fatto che la vita del santo è stata descritta per la prima volta da S. Giovanni da Mascino (Orientale).
All’epoca l’Italia Meridionale e Matera erano a ridosso di due realtà, poiché rientravano un po’ nel polo di attrazione bizantino, un po’ in quello latino; questa occupazione è testimoniata nel museo dal Corale della cattedrale, con tutte le vicende della vita di S. Eustachio e alcune reliquie e reliquiari anche del figlio, S. Agapito. (S.Eustachio &Soci: denominazione latina della famiglia di S. Eustachio, che è tutta protettrice della città).
L’identità cittadina è stata costruita anche intorno alla figura di S. Giovanni da Matera, santo nato a Matera nel 1070 e riscoperto quando le spoglie vennero traslate da Pulsano a Matera nell’800.
Inizia da qui il viaggio nella Storia e nell’identità culturale della città di Matera e dell’Arcidiocesi, per arrivare fino ad oggi, attraverso storie, oggetti e persone che nel Museo finalmente si mostrano a materani e turisti.